Il progetto CSV

Nato dalle esigenze del quartiere che gravita intorno a Via Padova e sentite dai cittadini, Via Padova, la strada che unisce è un progetto finanziato dal Bando Volontariato 2018.

Digitate su google, milano via Padova, e leggerete ” di schiamazzi, pericolosità, prostituzione” e chi più ne ha più ne metta.
Via Padova è diventata la nostra sfida, ovvero attivare una rete che unisca e non divida, che crei coesione e non esclusione,  che porti lavoro e non emarginazione, questo è quello che vuole il figlio di origine cinese del bar dove prendo il caffè, è quello che vogliono le mamme per il propri figli e quello che desiderano gli anziani delle case popolari e quello dei giovani e di chi è commerciante, artigiano, tutti  “vogliamo fare qualcosa” ecco perchè è nato il progetto  “VIA PADOVA LA STRADA CHE UNISCE” .
E’ un progetto che nasce dalla gente per la gente, che nel rispetto reciproco dei propri credi e tradizioni, vuol cercare di coinvolgere il più possibile la popolazione per  far emergere le varie esigenze. Le risposte che verranno offerte si inseriranno in un percorso non solitario, ma allargato, dove la singola soluzione è calata in un contesto che dovrà produrre ricadute positive anche agli altri.  Solo così si realizzerà e diventerà concreto lo spirito di unione e socialità che permetterà di migliorare  la qualità della vita di noi di Via Padova.
Teniamo presente che in via Padova, ci sono diverse e differenti comunità straniere, talvolta si ritiene anche troppo chiuse, al riguardo, sentiti alcuni esponenti, la risposta è stata ma cosa ci offrite voi?  se per primi ci sembrate disuniti e con poca decisione ad affrontare e risolvere i problemi semplici ma essenziali di tutti i giorni.

Forse hanno anche ragione, perché oggi le azioni di solidarietà sono troppo frammentate, lasciate alla volontà del “buon samaritano” o della singola associazione. Pertanto non si riesce dare evidenza di questo sforzo che esiste ed è reale, ma fattore veramente grave non si riesce ad incidere con soluzioni sostenibili nel tempo dando così continuità alle azioni.
Ma come si riesce a vincere la sfida e a promuovere la coesione? Noi abbiamo valutato che partendo con un gruppo iniziale molto coeso, ma dove convivono anime ed esigenze diverse tra loro, potremmo garantire soluzioni immediate, in alcune aree. I risultati positivi sono il miglior mezzo di comunicazione, e questi dovrebbero permettere di avviare quanto prima l’allargamento della rete. Prima con gli enti con i quali siamo già in contatto, per poi allargare nuovamente la rete ad altri. Ma che bisogni andremmo a soddisfare? In questa prima fase di avvio quelli nell’area sociosanitaria, culturale e della musica,ma forse quelli più importanti  sono  di sapere che non sei soloma che sei inserito in una rete dove puoi trovare una risposta alla tua esigenza.

Facciamo un esempio concreto,  grazie alla segnalazione che può arrivare dal territorio attraverso lo sportello aperto in  cortili solidali, valuteremo la natura della esigenza, spesso le  situazioni che si presentano sono complesse e prevedono differenti competenze dal sociale al sanitario, dal legale al supporto amministrativo, e come rete avendo competenze differenti e conoscenza del territorio, cercheremo di trovare la soluzione più percorribile. Da questa serie di azioni ci aspettiamo di ricevere la collaborazione e poi l’adesione  alla nostra rete da parte di altre singole associazioni interessate a far crescere il network, per poter intervenire e rispondere sempre meglio alle esigenze del territorio. Il “volano virtuoso” è avviato…….bisogna però farlo sapere, comunicare quanto si fa in che modo e con che risultati, questo per farlo crescere.

Gli obiettivi

Partendo dal contesto nel quale andremo ad operare, il progetto è chiaro “via Padova la strada che unisce”. Bene ma come si unisce una popolazione cosi variegata? Iintanto si dovrà lavorare sull’integrazione, trovando i punti che unisco e non quelli che dividono e poi su quei punti costruire la condivisione di stili di vita per giungere al livello più alto di coesione sociale, ovvero l’anima di via Padova. Sicuramente un progetto ambizioso, ma se non si punta in alto cercando di lavorare su più aspetti, il rischio è quello di intervenire su un problema e forse risolverlo, cosa lodevole, ma disgiunto da una realtà dove tutti i giorni uomini e donne si muovono alla ricerca di una migliore qualità di vità. Pertanto in questo percorso “di via“ abbiamo individuato delle aree di intervento che dovrebbero permetterci di raggiungere il nostro obiettivo di “unione”.
– Area della gestione, del consolidamento e dell’ampliamento della rete. Tutti i partecipanti ed anche altri contattati hanno espresso il desiderio di avere una “cabina di regia” che permetta di gestire quanto previsto nel progetto, con verifiche periodiche per riparametrare gli interventi in base ai risultati conseguiti. Inoltre è stato pure richiesto di verificare i processi di consolidamento con gli enti, che per motivi anche contingenti, non sono potuti rientrare subito nella rete di partner.
– Welfare di quartiere, effettueremo delle azioni specifiche per migliorare la condizione sociosanitaria della popolazione del quartiere.
– Local network , è difficile se non impossibile raggiungere quanto vogliamo senza i momenti di socialità, pertanto le azioni saranno rivolte ad iniziative sul territorio per il territorio
– Comunicazione partecipata e condivisa. Due versanti: interno, con iniziative di condivisione che sfruttino i social media e l’attività sul territorio, per offrire un valido canale di comunicazione tra i partner ai vari livelli e che preveda anche una attività costante di scouting necessaria per l’individuazione delle nuove realtà o di quelle non ancora raggiunte dal progetto; esterno, per sviluppare una comunicazione coordinata ed integrata sul territorio, offrendo un canale univoco al pubblico, per tutte le comunicazioni di progetto e delle singole realtà che vi prendono parte;

La rete nel suo nucleo iniziale si presenta già coesa ed operativa, dato che i partner sono presenti sul territorio con le proprie attività e con una storia di conoscenza e collaborazione. Per dare consistenza ad una rete è stato necessario trovare profili con attività differenti. La rete, infatti, si presenta eterogenea e questa sua qualità ha permesso di sviluppare idee e proporre iniziative da realizzare nel corso del progetto in grado di rispondere a differenti bisogni del territorio. Difatti, lo stesso evento, al di là dell’aspetto intrinseco che lo caratterizza, sarà percepito in modo differente se visto dalla prospettiva di un medico o da quella di una giovane commerciante, pertanto la successiva proposta di intervento beneficerà della integrazione da parte dei due osservatori differenti, risultando così più completa. All’interno di questa cornice il progetto mira alla realizzazione di interventi ed eventi specifici volti a sensibilizzare la popolazione alla partecipazione attiva e allo sviluppo della rete stessa. In questo caso lo scopo delle attività sarà far sentire coinvolti e attori importanti gli abitanti della zona affinché essi stessi possano fare propria l’idea e lo spirito del progetto “Via Padova la strada che unisce”. Particolare attenzione verrà riservata al coinvolgimento dei giovani ai quali si offriranno: spazi per far conoscere le proprie capacità, supporto per le loro iniziative di lavoro sul territorio e opportunità di crescita sulle iniziative già in essere, con particolare attenzione alle attività di volontariato.